Conto corrente stranieri
Stranieri in Italia e conto corrente
Gli stranieri che si trovano in Italia per lavoro, o per altre motivazioni attinenti la propria sfera personale (es. visite), posseggono l’evidente necessità di dover entrare in titolarità di un conto corrente da utilizzare per depositare le proprie giacenze, canalizzare operazioni di addebito (es. le bollette) o di accredito (es. stipendio) periodiche, e gestire – più ampiamente – gli strumenti di pagamento.
Le banche italiane hanno lentamente risposto a questa crescente esigenza di una sempre più ampia fetta di popolazione presente all’interno dei confini italiani, predisponendo delle offerte “a pacchetto” rivolte appunto alla clientela straniera. A tal punto, occorre tuttavia compiere una distinzione preliminare tra coloro che si trovano in Italia, e posseggono qui la residenza, e coloro che invece hanno mantenuto la residenza all’estero.
Stranieri con residenza in Italia
Nel caso il cliente bancario abbia la residenza in Italia, lo stesso potrà aprire un conto corrente di tipo residenziale, per il quale sarà richiesta la titolarità di un permesso o certificato di residenza in corso di validità e, presumibilmente, la documentazione che attesti la regolare appartenenza a una società in qualità di dipendente o, ancora, lo svolgimento di una libera attività professionale. Costituiranno ulteriori documenti necessari per l’apertura del rapporto, una documentazione di identità (il passaporto) e il domicilio italiano. Anche in questa ipotesi, relativa al conto corrente di tipo residenziale, purtroppo le banche continuano a discriminare la clientela estera, ritenendola evidentemente meno solvibile di quella nostrana. La dimostrazione di questa sostanziale differenza di trattamento tra i correntisti italiani e quelli stranieri risiede, ad esempio, nella possibilità di avere accesso o meno a un finanziamento correlato, o ancora nella possibilità di poter entrare o meno in possesso di strumenti di pagamento regolamentati con un fido (es. carta di credito).
Stranieri con residenza all’ estero
In questa seconda ipotesi lo straniero potrà aprire solamente un conto corrente estero, presso la banca italiana. Si tratta di un particolare rapporto bancario acceso in Italia, ma di fatto movimentabile in valuta straniera o con conversione di Euro.Pertanto, chi si trovasse nella posizione di voler aprire un conto corrente in Italia, essendo straniero (residente o meno), farebbe bene a confrontare le varie proposte da parte degli istituti di credito nazionali, scegliendo quella che maggiormente si adatta alle proprie esigenze. Contrariamente a quanto avviene con i conti correnti per italiani, infatti, spesso le divergenze di condizioni tra banca e banca sono notevolmente ampie.
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