Sofferenza Bancaria

Che cos’è la posizione a Sofferenza (Sofferenza Bancaria).
La posizione di sofferenza è conseguente a quella ad incaglio e rappresenta una situazione in cui la banca si trova costretta a procedere legalmente nei confronti del debitore.

In un recente articolo del nostro sito avevamo già parlato di incaglio, un momento di difficoltà economica che può essere comunque superato.

A differenza della posizione ad incaglio, la posizione a sofferenza è spesso considerata permanente in quanto i crediti dati al cliente spesso diventano inesigibili o soggetti a protesto/precetto/ingiunzione.

La posizione di sofferenza bancaria è lo step successivo rispetto alla posizione ad incaglio e in questo caso la banca procede immediatamente con la comunicazione formale (tramite lettera raccomandata a/r) in cui richiede la restituzione del debito entro 15 giorni di tutti i crediti (fidi, finanziamenti, mutui) concessi al cliente.

Domande e Risposte, in cosa consiste la posizione a sofferenza?

Salve mi chiamo Michela e vi scrivo da Treviso, gestisco un’ azienda a conduzione familiare che purtroppo con la crisi non è andata nel migliore dei modi, per cui l’istituto di credito con il quale avevo acceso un fido bancario di 100.000 € ( di cui altri 5.000 extrafido utilizzati per un assegno) mi ha messo prima ad incaglio e poi a sofferenza. Cosa devo aspettarmi? Come mi devo muovere?Grazie per la vostra risposta.

Ciao Michela,innanzitutto non ti scoraggiare, nella tua medesima situazione si trovano molte imprese italiane (la statistica ci dice che nel 2008 1 su 2 è in perdita), in ogni caso dobbiamo anche segnalarti gli aspetti negativi della posizione a sofferenza:

– segnalazione in Centrale Rischi (CRIF) , con conseguente effetto domino (tutte le banche saranno a conoscenza della situazione debitoria e si comporteranno di conseguenza).

– tutti gli istituti di credito con i quali si ha un’ esposizione del credito formalizzeranno una richiesta tramite raccomandata di restituzione immediata dei soldi dati in prestito.

– i tempi di restituzione dei soldi sono per legge di 15 giorni, trascorsi i quali avverrà il recupero del credito tramite vie giudiziali con un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo.

– la provvisoria esecuzione porterà ad un’ ipoteca giudiziale nei confronti del titolare del debito e di tutti i garanti e i fidejussori della posizione a sofferenza (pignoramento immobiliare e mobiliare).

E’ possibile comunque contrastare la posizione a sofferenza con una proposta di saldo e stralcio da formulare all’ istituto di credito tramite raccomandata o tramite avvocato.

Maggiore sarà la vostra disponibilità patrimoniale e minore sarà la possibilità di trattativa con la banca.

Tempi di permanenza in Crif, in caso di Sofferenza Bancaria.

Oggi nel nostro blog abbiamo parlato per la prima volta di sofferenza bancaria e nel dettaglio della definizione etimologica e bancaria, nonchè della differenza sostanziale rispetto alla posizione ad incaglio e le conseguenze legali e giudiziali in caso di mancato pagamento.

Oggi in questo posto vi continuerò a parlare di sofferenza bancaria, ma semplicemente dei tempi di permanenza dei vostri dati nelle Banche Dati (Centrali Rischi) e Crif.

Abbiamo visto più volte nella sezione “debiti” che se la vostra situazione dal punto di vista patrimoniale è negativa, la banca accetterà qualunque proposta di saldo e stralcio.

Una volta sanata la posizione di sofferenza bancaria con un “saldo e stralcio”, i tempi medi previsti per la cancellazione del vostro nominativo dalla Banca Dati Crif è di circa 3 mesi.

Se il debito della sofferenza è di grave inadempimento, non viene saldato, per la cancellazione dovranno passare 36 mesi dalla data di scadenza contrattuale del rapporto.

In ogni caso il vostro nominativo rimarrà in Crif per molto tempo, come una macchia indelebile, che vi precluderà ogni richiesta di ulteriore credito nei confronti di altre banche.